Bianchi incassa l’appoggio dei democristiani

La sede storica della Lega, in piazza podestà a Varese, luogo simbolo per chi ha militato fin dagli inizi nel Carroccio, è stato il palcoscenico del patto tra Udc (Unione dei Democratici Cristiani e di Centro) e Lega per sostenere la candidatura dell’on. Matteo Bianchi a sindaco della “città giardino” alle prossime elezioni che si svolgeranno a Ottobre del corrente anno. 

L’incontro si è svolto questa mattina, venerdì 30 Luglio, alla presenza dei rappresentanti dell’ Udc – localmente identificatasi come “Lega civica” –,  Ennio Imperatore e  Mauro Morello e da alcuni dirigenti del Carroccio, tra i quali, Mirko Reto, sindaco di Masnago e Cristiano Angioy, segretario cittadino.

Il centrodestra varesino scende in campo compatto e coeso con tutte le sue anime e deciso a far sentire la sua presenza in città. 

Matteo Bianchi, nel suo intervento, ha ribadito l’importanza di ridare a Varese un ruolo di “primus inter pares” tra gli altri centri della provincia, immaginando così di realizzare un progetto di sviluppo non confinato tra le mura cittadine, ma di più ampio respiro territoriale. 

Secondo l’Onorevole nel “dna” della città c’è il lavoro, l’azienda, lo spirito d’iniziativa imprenditoriale. Da troppo tempo Varese è assopita, avviata ad essere un elegante quartiere dormitorio della città metropolitana che calamita le forze produttive.

Questa è una tendenza che va arrestata; anzi, va invertita, per rendere Varese un polo di attrazione vitale in cui sviluppare nuovi traffici e consentire ai suoi abitanti di trovare lavoro in loco.

L’idea di Bianchi è di lavorare per rendere il territorio attraente per soggetti che intendano investire in nuove attività. Citando un articolo del 2020 de “Il Sole 24 Ore”, Bianchi ha sottolineato come Varese sia stata fotografata come una città ricca di patrimonio intellettuale, civico e anche economico, ma incapace di sfruttare le proprie potenzialità.

A suo parere il compito di un’Amministrazione, oltre che di garantire efficienza dei servizi urbani, è anche quello di esaltare i punti nevralgici di sviluppo del suo territorio.

Diventa quindi indispensabile creare una robusta sinergia tra pubblico e privato.

Il modello a cui intenderebbe dare vita, in caso di elezione, sarebbe principalmente basato sul rilancio di tutte le attività economiche  nella convinzione che là dove c’è benessere (temperato da valori e sane tradizioni), minori sono i problemi di convivenza e quindi di sicurezza.

Sono temi, quelli accennati da Bianchi, in cui, immaginiamo, tornerà di nuovo nella campagna elettorale.

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